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Comunicati
27.03.2023   Reggio Emilia
Seta, Prefettura, Forze dell'Ordine e Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia siglano un protocollo d'intesa per l'uso dei sistemi di videosorveglianza presenti su tutti i mezzi pubblici

SETA, Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia, Prefettura e Forze dell'Ordine hanno siglato oggi un Protocollo d'intesa per l'uso dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo di tutti gli autobus SETA in servizio sulle reti urbane ed extraurbane del territorio reggiano. L'accordo prevede che, in caso di evento rilevante e significativo in termini di sicurezza e/o incolumità pubblica, il conducente del bus possa contattare la sala operativa di SETA attraverso un pulsante di allarme. Gli operatori della sala operativa di SETA, dopo aver effettuato una preventiva verifica della reale consistenza dell'evento, qualora necessario, forniranno alle Forze dell'Ordine tutti gli elementi utili per valutare la necessità di un immediato intervento, consentendo loro anche l'eventuale possibilità di accedere alle immagini del sistema di videosorveglianza del mezzo in tempo reale.

La firma del Protocollo è avvenuta alla presenza del Prefetto di Reggio Emilia, dott.ssa Iolanda Rolli, dell'Amministratore Unico e del Direttore dell'Agenzia per la Mobilità, dott. Stefano Riva e dott.ssa Cecilia Rossi, e del Presidente di SETA Antonio Nicolini; presenti, inoltre, anche il Questore ed i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

I sistemi di videosorveglianza sono già presenti su tutta la flotta SETA in servizio nel bacino provinciale di Reggio Emilia (circa 270 mezzi), ed equipaggeranno anche tutti i nuovi bus che saranno acquistati dall'azienda. Ogni sistema di videosorveglianza è composto da più elementi. Le telecamere digitali sono in numero variabile da 4 a 7, a seconda della tipologia e della grandezza dell'autobus: i dispositivi riprendono senza soluzione di continuità gli spazi interni (ad esclusione della postazione del conducente, come previsto dalle normative giuslavoristiche), mentre un'ulteriore telecamera, posizionata sul parabrezza, riprende il normale senso di marcia del veicolo e viene impiegata per la ricostruzione di eventuali incidenti che coinvolgono il bus. Le immagini vengono acquisite in forma protetta e registrate continuamente in appositi supporti, adeguatamente protetti dal rischio di manomissioni esterne. Vi è poi un dispositivo di allarme azionabile manualmente da parte dell'autista (bottone antipanico) o attivabile automaticamente mediante sensori di movimento (ad esempio: in caso di urto o collisione del mezzo). 

L'attivazione dell'allarme genera nella centrale operativa di SETA un allarme visivo e sonoro: il veicolo viene istantaneamente localizzato via Gps ed il personale può attivare in tempo reale il flusso video delle telecamere presenti sul mezzo. La sala operativa di SETA opera quindi una verifica della reale consistenza dell'evento e, qualora necessario, può fornire alle Forze dell'Ordine tutti gli elementi utili per valutare necessità ed entità di un eventuale intervento.

Inoltre, in caso di evento rilevante la visualizzazione in tempo reale delle immagini riprese dalle telecamere di bordo può essere estesa via internet anche ad operatori esterni delle Forze dell'Ordine, dando loro la possibilità di verificare direttamente quanto segnalato dalla centrale operativa di SETA. Tutti gli accessi, sia alle registrazioni sia alle riprese in tempo reale, sono tracciati e registrati al fine di monitorarne eventuali utilizzi non autorizzati. 

Tutti i dati acquisiti dal sistema di videosorveglianza (immagini, riferimenti di data/ora, posizione Gps) vengono trattati nel rispetto delle norme vigenti e delle disposizioni emanate dal Garante della Privacy. In assenza di una richiesta da parte dell'Autorità Giudiziaria o delle Forze dell'Ordine sono automaticamente sovrascritti dopo 7 giorni. Le immagini registrate concernenti eventi significativi relativi a sinistri o allarmi vengono conservate per due anni come previsto dal Codice Civile, e comunque per il tempo necessario per la definizione dell'eventuale contenzioso.

«L'accordo - ha detto il prefetto Rolli - è frutto di un proficuo confronto tra SETA, Agenzia per la Mobilità e forze di polizia, e vuole massimizzare l'utilizzo della videosorveglianza per innalzare i livelli di sicurezza reale e percepita dei cittadini. L'implementazione e l'estensione dei sistemi di videosorveglianza, comprese le telecamere sui parabrezza che documentano le dinamiche di eventuali incidenti, arricchisce inoltre la collaborazione tra istituzioni e aziende del servizio pubblico con le forze di polizia, come strumento utile sia a fini preventivi che investigativi».

Un aspetto sottolineato anche dal presidente di SETA Antonio Nicolini, che ha evidenziato l'efficacia deterrente delle telecamere e del relativo investimento tecnologico anche contro effrazioni e atti vandalici, anche dal momento che i dispositivi sono in funzione 24 ore su 24 e possono quindi essere utilizzati sia con il mezzo in movimento sia quando il bus è fermo al capolinea o parcheggiato in deposito.

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